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Il Parkour Contro la FIG: Il Parkour è in pericolo?

La comunità internazionale di Parkour sta combattendo contro la FIG (Federazione Internazionale di Ginnastica). La FIG, che da diversi anni sta attraversando un periodo di declino, pare che abbia ben pensato di risollevare le sue sorti cercando di appropriarsi (in maniera poco trasparente) del Parkour.

In un annuncio ufficiale pubblicato online, la APEX School of Movement ha annunciato di aver disdetto la sua collaborazione con la FIG. Da APEX hanno dichiarato che “gli interessi della FIG non coincidono con quello che noi pensiamo sarebbe un passo avanti per la comunità internazionale di Parkour”.

All’inizio di maggio la FIG ha annunciato la sua intenzione di creare una nuova disciplina della ginnastica basata sulle competizioni di obstacle races. Le specialità previste sono due, una di corsa a tempo e l’altra basata sullo stile, valutato da una giuria.

Il team di APEX già da tempo organizza obstacle races basate sul Parkour, ed è per questo motivo che la FIG lo ha voluto come partner. La prima competizione nata da questa collaborazione doveva tenersi questo mese presso il Festival International des Sports Extrêmes World Series (FISE). Sembra che anche un membro del Comitato Olimpico Internazionale avrebbe dovuto essere presente al fine di valutare la possibile inclusione di questa disciplina nei prossimi giochi olimpici. Tuttavia prima dell’evento APEX ha interrotto la collaborazione, dichiarando che le promesse fatte dalla FIG non erano state onorate. La competizione è quindi stata annullata.

Fra i motivi che hanno portato APEX ad abbandonare l’organizzazione dell’evento vi sono:

Il fatto che l’organizzazione di questo evento era stata proposta come collaborazione. Non vi era stata nessuna menzione sul fatto che la FIG diventasse l’organo di controllo del Parkour, con il privilegio di stabilire regole e controllare il processo di rilascio dei patentini degli insegnanti di Parkour.

La scoperta di informazioni sul fatto che la FIG stava pianificando di estromettere pian piano APEX e di assumere il controllo totale sul Parkour. Ad APEX erano stati assicurati due seggi nel comitato direttivo che avrebbe controllato queste obstacle races. Tuttavia da due i seggi sono diventati uno. Infine APEX ha scoperto che la FIG aveva preparato una proposta per cambiare le regole di composizione di questo comitato, e quindi APEX avrebbe molto probabilmente perso anche quest’unico seggio nel 2018.

In tutte le dichiarazioni rilasciate ai media dalla FIG, APEX non è stata quasi mai menzionata. Questo ha aumentato i sospetti sul fatto che la FIG fosse in malafede.

Ad APEX era stato assicurato che alcuni termini sarebbero stati off-limits, data la natura non competitiva del Parkour e il fatto che questa collaborazione era stata intesa come mirata alla creazione di una nuova disciplina olimpica e non all’assorbimento del Parkour all’interno della FIG. I termini “proibiti” erano: parkour, gymnastics, freerunning, art du déplacement e parcours gymnastics. Tuttavia nelle sue dichiarazioni ai media la FIG ha più volte utilizzato questi termini.

Ultimo, ma non meno importante, APEX fin dall’inizio aveva richiesto la stesura di un contratto che contenesse anche le sopracitate clausole. Tuttavia la FIG ha sempre addetto scuse e ritardato la stesura di questo contratto e le ripetute richieste di APEX in merito non sono mai state ascoltate.

La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata un’intervista del segretario generale della FIG, André Gueisbuhler: “al momento i praticanti di Parkour non sono organizzati. Il loro spirito è quello di essere liberi e non organizzati. Eppure vogliono avere delle competizioni. Ma se vogliono delle gare, hanno ovviamente bisogno di un minimo di regole e organizzazione per creare competizioni di successo. Sono sicuro che la FIG è la federazione internazionale più qualificata per sviluppare ulteriormente il Parkour”. Dopo questa dichiarazione l’intento della FIG di prendere il controllo sul Parkour era palese. Guarda caso, a seguito delle polemiche degli ultimi giorni, questa intervista è stata rimossa.

In tutto questo, il gruppo The Mouvement (anch’esso partner dell’evento) è stato accusato di una mancanza di trasparenza. Non si conosce l’identità degli attuali direttori esecutivi e perfino alcuni dei membri fondatori di The Mouvement non erano a conoscenza della collaborazione con la FIG. Infatti, nella sua dichiarazione, APEX ha dichiarato di “aver ricevuto informazioni su un piano che prevede di sciogliere The Mouvement e di far diventare il suo ex presidente (a quanto pare David Belle) membro del comitato esecutivo della FIG”.

Diverse personalità e associazioni del Parkour dei vari stati (Parkour UK, Fédération de Parkour, New Zealand Parkour Association, Australian Parkour Association e altre) hanno in seguito pubblicato lettere di critica alla FIG. Le potete trovare alla fine di questo articolo.

Il Parkour come sport attualmente non ha una chiara regolamentazione internazionale. La situazione è abbastanza complessa e incasinata, ma vi sono come minimo tre principali soggetti che si contendono il controllo: The Mouvement, FIADD (Fédération Internationale des Arts du Deplacement) e la World Freerunning and Parkour Federation. Vista questa situazione non ben definita, APEX ha dichiarato che “è chiaro che se vogliamo proteggere l’autenticità e l’indipendenza del Parkour, la comunità internazionale deve stabilire una federazione internazionale veramente democratica, neutrale e autentica, separata dalla FIG”.

La FIG è rimasta praticante in silenzio da quando sono iniziate a piovere critiche dalla comunità del Parkour.

Insomma, la situazione non è del tutto chiara, ma da quanto sta emergendo sembra evidente che alcuni soggetti stiano cercando di imporre il loro “copyright” sul Parkour in maniera poco trasparente. In ogni caso gli interessi (e i soldi) in ballo sono altissimi, ed è quindi bene non giungere a conclusioni affrettate.

Attualmente la comunità del Parkour sta rispondendo con petizioni e con gli hashtag #wearenotgymnastics e #fightthefig. In questo articolo riporto la traduzione della campagna FIGHT THE FIG lanciata da Muv Magazine. Se siete d’accordo potete firmare la petizione qui.

Prima di passare alla petizione di Muv Magazine però, riporto i miei pensieri sull’argomento.

Innanzitutto una premessa: il Movement Training e il Parkour non sono la stessa cosa, anzi. Tuttavia, soprattutto a livello di filosofia e idee hanno molto in comune e, in un certo senso, condividono le stesse radici. È per questo che anche la Movement Culture (la comunità dei movers, i praticanti di movement training) dovrebbe interessarsi a cosa sta succedendo attualmente nel mondo del Parkour. Non è detto che nei prossimi anni qualcosa di simile non accada anche da noi, cerchiamo quindi di capire adesso, se possibile, quale sia la direzione giusta da seguire

Tralasciando le manovre poco trasparenti che si sono viste, io sarei in ogni caso contrario al fatto che la FIG prendesse il controllo del Parkour per questi due motivi:

Primo, sotto la FIG il Parkour diverrebbe standardizzato. L’espressività, la creatività e l’individualità che da sempre lo caratterizzano scomparirebbero. I numeri prenderebbero il sopravvento sull’arte. Comitati composti da persone estranee alla cultura del Parkour avrebbero il potere di decidere quale sia la “perfetta” esecuzione di ogni movimento. Questa “perfezione” sarebbe basata su qualche standard teorico e astruso deciso a tavolino. Ciò andrebbe ad appiattire la grande varietà di interpretazione dei movimenti che contraddistingue il Parkour. Quando le cose artistiche iniziano a venir standardizzate si va verso la morte della creatività e della libertà.

Secondo, sotto la guida della FIG (che avrebbe il potere di stabilire i programmi d’insegnamento e di attribuire la qualifica di istruttore di parkour) l’ambiente del Parkour alla fine cambierebbe drasticamente. I più giovani sarebbero i più colpiti da questo cambiamento. La gioia e il divertimento che i ragazzi provano nel fare Parkour verrebbero spazzate via dai metodi di allenamento aggressivi e traumatici così comuni nella ginnastica artistica e ritmica.I sorrisi e le risate verrebbero rimpiazzati dalle lacrime.

Non è un segreto che l’ambiente della ginnastica è spesso tossico e che i ragazzi, fin dalla giovane età, vengono spesso “abusati” psicologicamente e sacrificati sull’altare della competizione esasperata, essendo costretti a sopportare uno stress estremo che metterebbe in crisi anche molti adulti ed essendo spesso trattati duramente e impietosamente dagli allenatori. Naturalmente è sbagliato generallizzare, non tutte le squadre e gli allenatori di ginnastica sono così, ma resta un dato di fatto che questi problemi sono molto diffusi in quell’ambiente.

Il Parkour dovrebbe sempre restare collegato alla libertà, alla condivisione, all’espressione di se stessi, alla creatività e al divertimento.

Qui comincia la traduzione della petizione di Muv Mag.

CHE COSA CÈ IN BALLO

La FIG ha creato sotto altro nome uno sport che è identico o molto simile alla natura fisica del parkour, esclundendone però tutti i valori (appropriazione indebita). La FIG adesso ha il controllo e l’autorità sulle competizioni, sulle licenze, sulle assicurazioni, sui patentini d’insegnamento, così come su regole e regolamentazioni. Adesso hanno anche la possibilità di obbligare gli eventi, le gare e le organizzazioni della preesistente comunità del Parkour a seguire le loro regole. Infine, la FIG ha imposto i valori della ginnastica: ha rimosso i nostri ostacoli del mondo reale e li ha rimpiazzati con semplici strutture e ha sacrificato le nostre tecniche funzionali e biomeccanicamente efficienti all’ ”estetica”.

APEX (l’organizzazione che gestisce le più grandi competizioni nel mondo del Parkour) si è gia tirata fuori. La FISE (Federazione Internazionale Sport Estremi) in ogni caso includerà ugualmente competizioni di Parkour. David Belle e Charles Perriere stanno collaborando con il presidente della FIG, Morinari Watanabe, nonostante gli altri membri di The Mouvement siano contrari. E i praticanti di tutto il mondo stanno già combattendo! Ti unirai a loro?

UNISCITI ALLA LOTTA

Firma la petizione

Inizia con il tuo nome. Firma la petizione qui e invia una mail ai membri della FIG per fargli sapere che il Parkour non è una loro proprietà di cui possono disporre a piacimento – il parkour è nostro!

Chiama il rappresentate locale della FIG

Chiamare richiede solo pochi minuti e può avere un grande impatto. Chiamali e fagli sapere cosa pensi o usa la lettera della petizione come canovaccio.

Numero italiano: 06 – 879750

Chiama la FISE

Chiama la FISE al 33.4.67.40.15.35 o al 04.67.40.15.35 per fargli sapere che non sei a favore del fatto che il Parkour venga rappresentato dalla FIG alla FISE world series di Montpellier.

Campagna sui social media

Qui puoi trovare alcune immagini da utilizzare. Inviagliele per messaggio, postagliele e taggale. Fallo ovunque la FIG le possa vedere, finché non si stanchino di vederle. Bisogna fargli capire il nostro messaggio e non possiamo dargli la possibilità di ignorare i fatti. Segui le procedure riportate qui sotto e ricordati di usare gli hashtag:

#fightthefig #parkourisours #wearenotgymnastics

Facebook: postale sulla pagina facebook della FIG / postale sul tuo profilo personale / inviale come messaggio / postale come commenti sotto le loro foto più recenti. Linka la petizione e tagga David Belle, Charles Perriere, la FIG e il Comitato Olimpico.

Instagram: caricale o inviale attraverso messaggio privato. Tagga @davidbelleofficialpage, @charlesperriere_official, @figymnastics, @olympics . Commenta le foto della FIG con #fightthefig #parkourisours #wearenotgymnastics

Condividere è combattere

Condividere e diffondere la voce su questa campagna è ugualmente importante. Insieme siamo potenti. Usa I bottoni social presenti sulla petizione o condividi la pagina.

Lottare per il Parkour

Tutto evolve, anche il Parkour. Molto è cambiato da quando questo è uscito dal circolo dei fondatori e si è fatto strada nel mondo attraverso internet. Noi crediamo in un Parkour libero e aperto, ma che comunque appartenga sempre al praticante. Mentre rispettiamo e ringraziamo i fondatori per aver trasmesso le loro idee e i loro ideali, questo movimento è loro tanto quanto è tuo e mio.

E non ci arrenderemo, perché abbiamo lavorato duramente per svilupparlo.

Qui potete trovate varie risorse su questa controversia:

Fig-Gate: The Great Parkour Scandal

ParkourUK Open Letter to Fig

APEX Ends Collaboration with FIG & Cancels APEX INTL in France

Australian Parkour Association Open Letter to FIG

Max Bell on APEX’s Cancellation with FIG

Parkour International’s Statement on Discussions Between David Belle, Charles Perriere, and FIG

Leaked Email Stating FIG’s Intent to Create Obstacle Course Competitions

German Community Open Letter to FIG

Seb Foucan Steps Down from ParkourUK

FIG Greenlight Inclusion of New Discipline

FIG President and Parkour Founders On the Same Wavelength

FIG Presents Parkour for Olympic Inclusion

New Zealand Parkour Association Open Letter to Fig

WFPF Open Letter to FIG

Yamakasi Founder Malik Diouf Open Letter to FIG


Sempre alla ricerca di nuove scoperte nel campo del movimento.

Analizzo. Pratico. Vago nei boschi e nelle metropoli.

Coach, mover, nerd.

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